La missione degli Hospitalieri di San Camillo e la mutua interrelazione fra i suoi aderenti (Confratelli e Consorelle) per l’adempimento della missione dell’Ordine stesso si può sintetizzare nell’assistenza morale e materiale (carità) ai bisognosi, agli indigenti e soprattutto, ai malati.

Abbiamo raccolto questa missione declinandola in molte modalità rispetto alle catastrofi e alle guerre di cui il genere umano ha subito e subisce nei diversi secoli.

 

Abbiamo offerto la nostra fattiva collaborazione, con personale religioso e volontaristico in forma organizzata, a grandi organismi pubblici e privati ricevendo in cambio grande esperienza di azione e prevenzione. Vorremmo, perciò, metterla a frutto e continuare il processo di crescita e innovazione raccogliendo le esigenze espresse dal mondo reale, che spesso sono trascurate dall’approccio tradizionale del volontariato religioso e sociale.

 

La scienza va coltivata e utilizzata per il bene sociale soprattutto aprendo all’accresciuta capacità tecnologica dei sistemi di elaborazione e comunicazione. Ciò ci ha portato ad affrontare tematiche sanitarie come la distanza fra utenza e centri specializzati, la saturazione delle strutture preposte al primo soccorso e la divulgazione scientifica di competenze tecnico-specialistiche di difficile reperimento. Solo così si potrà dare un contributo importante in questo mondo così densamente popolato e distribuito in maniera spontanea e anomala rispetto ai centri di eccellenza sanitaria di cui si avrebbe localmente grande bisogno.

 

Quindi, ci siamo concentrati nella messa a punto di una ulteriore migliore offerta nelle seguenti due aree strategiche, facendo appello alla nostra lunga esperienza di assistenza ai malati e alla formazione di cui si sente grande necessità in Italia e in tutto il mondo:

1. Servizi di telemedicina per diagnosi, monitoraggio e intervento a distanza;

2. Formazione per addetti specialistici.

La TELEMEDICINA

Quale ambito interessa la telemedicina:

In sintesi, stando alla definizione dell’OMS, per telemedicina si intende “l’erogazione di servizi di cura ed assistenza, in situazioni in cui la distanza è un fattore critico, da parte di qualsiasi operatore sanitario attraverso l’impiego delle tecnologie informatiche e della comunicazione per lo scambio di informazioni utili alla diagnosi, al trattamento e alla prevenzione di malattie e traumi, alla ricerca e alla valutazione e per la formazione continua del personale sanitario, nell’interesse della salute dell’individuo e della comunità”, e può dividersi in interazione a distanza:

    • Televisita, fra medico e paziente – con l’eventuale supporto di un caregiver - che può dar luogo alla prescrizione di farmaci o di cure.

    • Teleconsulto, fra medici a fini diagnostici.

    • Tele-cooperazione, fra medici ed operatori sanitari a fini di cura.

 

 

A chi si rivolge il progetto Telemed Sancamillo

Il progetto si rivolge all’Italia e ai paesi in zone remote quali anche missioni religiose o in situazioni disagiate con alta densità abitativa, per:

• persone che per vari motivi non hanno la possibilità di muoversi (aeronaviganti, detenuti, militari, aeroporti, piattaforme petrolifere);

• pazienti con patologie croniche;

• persone che desiderano o hanno bisogno di evitare viaggi, costi e stress negli spostamenti o che necessitano di ricevere una risposta in tempi rapidi;

• strutture sanitarie come strumento di pre-visita (documenti, referti o esami);

• esigenze documentali protette e certificate (blockchain);

a supporto in tempo reale, o in differita per esigenze continuative, periodiche o occasionale su emergenza, urgenza, controllo, intervento acuto o cronico, malattie rare ecc. per scopi:

• civili per la prevenzione e l’assistenza sanitaria

• militari sia per le operazioni militari sia per le missioni umanitarie

• di Protezione Civile per gestire le situazioni di emergenza e catastrofi.

Approccio

L’approccio dei Cavalieri Hospitalieri è sistemico ed integrato per la certezza del raggiungimento dei risultati preposti.

Infatti l’intervento dovrà in parallelo rivolgersi a pazienti, care-giver, medici, altro personale sanitario e al sistema di elaborazione e archivio mediante la realizzazione di:

    • una stazione di rilevazione mobile su paziente (rilevatori trasmissivi) o fissa su struttura sanitaria collettiva per far fronte al digital divide che colpisce soprattutto certe fasce della popolazione;

    • un centro di raccolta dati, elaborazione e trasmissione interattiva

    • una struttura logistica di smistamento intervento (autoambulanze, droni per la consegna di farmaci, invio di personale di primo intervento, indicazioni pandemiche…)

ridisegnando, riorganizzando e integrando il sistema sanitario pubblico nazionale o internazionale nella gestione dei servizi e nella formazione degli addetti in particolare riguardo al personale medico e paramedico, agli ingegneri con specialità informatico/medicale e operatori amministrativo/sanitari e di logistica integrata.

 

 

Modalità

Creazione delle infrastrutture tecnologiche di rilevamento e telecomunicazione utilizzando le migliori evoluzioni innovative in materia di devices, sistemi elaborativi e informativi, interfacce biomedicale.

 

È anche già stata approntata una piattaforma completa di rilevazione dei fenomeni e dei dati con sistemi passivi e attivi su trasmissione telematica (internet of things) di proprietà dei Cavalieri Hospitalieri, a tale scopo realizzata e immediatamente disponibile, nata dalla ricerca in seno alle migliori applicazioni civili e militari internazionali.

 

Piattaforma tecnologica che si è aggiunta all'attività dei Cavalieri di San Camillo, prettamente di volontariato attraverso care-givers e operatori sanitari, e che eleva ulteriormente l’expertise di alto livello alla innovazione tecnologica.

 

Ne discende che per dare un impatto su grandi volumi, serviva mettere a disposizione del sistema integrato persone-tecnologie anche una formazione universitaria adeguata alla crescita parallela di tutta la struttura organizzativa.

Fondazione dei Cavalieri Hospitalieri di San Camillo

 

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